martedì 19 settembre 2017

IL GRANDE GIORNO - dalla parte di lui.

IL GRANDE GIORNO
primo incontro- DALLA PARTE DI LUI


ALLA PARTE DI LUI:

arrivo "finalmente" il giorno in cui si erano accordati ad uscire, clarissa sa essere molto strategica e per questo il luogo dell'appuntamento non era lo stesso dove di solito usciamo, ma molto pių distante e dispersivo.

Ad essere sincero ero molto agitato e nervoso, non avevo idea di come si sarebbe andata sviluppando la cosa..se poteva piacermi oppure accorgermi troppo tardi che mi creava solo disagio, ma la vedevo troppo convinta e in estasy di questa cosa, stava dando spago alla sua indole da donna dominante e libera, tant'č che si ci aveva preso pių gusto a darmi ordini e, a dirla tutta...anch'io ero pių motivato a eseguirli; per esempio lo stesso giorno, forse per testarmi, o forse solo per divertimento, decise che mentre lei si preparava per uscire con questo tizio, io dovevo farle da rialzo per i suoi piedi, che li poggiava, come se stesse davvero sul pavimento, tra stomaco e faccia, ogni tando colpendo anche pių gių.

mentre mi calpestava vedevo il suo corpo che veniva curato con creme, profumi e olii..
la sua bellezza mi faceva dimenticare il dolore che provavo a sopportare i suoi piedi sullo stomaco, a volte si metteva anche sulle punte come riflesso per truccarsi.

una volta deciso quale abito mettersi, che in realtā decise quello che rifiutai perché troppo osče. ci avviammo alla macchina..

poggiō i piedi sul mio cruscotto e nel frattempo senza rivolgermi parola messaggiava con il tizio divertita.
Le chiesi dove dovevo portarla precisamente e quasi infastidita mi disse l'indirizzo, continuando con un:

-ovviamente non puoi fermarti li, se mi vede scendere dalla tua macchina farā domande e non voglio dirgli che sei un cornutello."

questa parola mi recō dolore e piacere al contempo...ma si capė quale prese il sopravvento dal mio silenzio e consenso. Una volta arrivati mi disse di fermarmi alla fermata dell'auto, cosė se avesse visto le brutte poteva dire di essere arrivata con i mezzi, andai per baciarla ma mi fermō con un dito sulle labbra, proseguendo:

-" eh no, tu oggi sei solo l'autista, questi diritti non ti spettano!" con tanto di beffardagine che per un istante avrei voluto bloccare la portiera e attaccarla sul sedile..ma questa sua sfaccettatura da donna bastarda mi piaceva, e la lasciai fare...

"perō dai, mi sento di buon umore e visto che mi hai fatto d'autista, un bacio puoi anche darmelo." indicando il piede...

"no dai ma c'č gente!!"

"e che importa? tanto nessuno ci guarda, inizieranno tra poco perō visto che sei in doppia fila, muoviti dai, baciami il piede cornutello."

rimasi impietrito dalla spontaneitā delle sue parole, ipnotiche, visto che un istante dopo le mie labbra erano sul suo piede.

sorridente e motivata scese dalla macchina..per circa mezz'ora non ebbi sue notizie, finché non mi arrivō un messaggio:





















dopo circa un'ora e mezza, che sembrō mezza giornata per il nervosismo, vidi clarissa che veniva verso la macchina, entrō salutandomi con un bacio sulla guancia e subito si tolse le scarpe poggiando i piedi sul  cruscotto come da suo solito vizio.

interruppi il silenzio chiedendole come fosse andata e mi disse.

-beh bene, a parte i piedi che mi fanno malissimo, abbiamo chiacchierato per tutto il tempo, č molto intelligente e sa come prendere le ragazze, ma non l'ho ascoltato molto..ero presa pių dal suo fisico...č tipo il doppio di te.

inutile che dica quanta umiliazione ho subito in quei momenti...soprattutto quando nel viaggio di ritorno mi raccontava come se fossi la cugina apertamente e tranquillamente tutti i dettagli...forse vedendo il mio silenzio si č sentita libera di provocarmi e poi liberarsi alle sue inibizioni.

Ma questo č solo l'inizio.

IL GRANDE GIORNO

IL GRANDE GIORNO
primo incontro- DALLA PARTE DI LEI



Era arrivato il grande giorno.
Ero riuscita a mettermi d'accordo con il tipo, per un caffè. Ero agitata ma eccitata mentre mi truccavo nell'appartamento di Lorenzo. Lui era lì, per terra che si faceva calpestare mentre mi preparavo. Scelsi cosa mettere, ovviamente non potevo indossare un putfit semplice, il tizio oltre che bello era sofisticato. Dovevo fare colpo. Decisi di mettere un crop top bianco con una retina all'altezza del seno, pantaloni neri aderenti e tacco nero aperto. Mi piaceva andare in giro curata, con un'aria snob. Andai contro Lorenzo che faceva il finto geloso, sapevo che a lui piaceva tanto quanto piaceva a me. Fatto sta che il suo pacco si gonfiava con il passare del tempo. Saliamo in macchina, controllo il telefono e vedo che il tizio mi aveva mandato una foto del suo outfit, camicia bianca, jeans aderenti e adidas. "Niente male 😍😏" gli rispondo e poco dopo gli invio una foto del mio di outfit, non faccio in tempo a bloccare il telefono che la risposta arriva  "Non vedo l'ora di incontrarti."
Intanto Lorenzo era salito in macchina e mi guardava... Mi aveva chiesto dove dovesse portarmi, non lo avevo proprio ascoltato. Gli dico velocemente e con un po' di fastidio il luogo da me scelto, lontano da i posti che entrambi frequientiamo, e partiamo.
Dico a Lorenzo che deve lasciarmi lontano dal luogo dell'appuntamento, almeno il tizio non avrebbe sospettato. Arriviamo e prima di scendere, con qualche battutina cattiva gli faccio baciare i miei piedi, nient'altro. Non può, non ora.
Arrivo al bar dell'appuntamento e lo vedo, bello, alto ben impostato. Lo guardo mi mordo il labbro e ci presentiamo. "Clarissa", faccio. "Flavio", dice lui, mi prende e mi da un bacio all'angolo della bocca. Lo guardo un po' male, il grado di confidenza lo decido io. Capisce e si scusa, bene. Ci sediamo e inziamo a chiacchierare. Dopo poco sento il telefono che vibra. Lorenzo. Mi chiede a che punto siamo, quanto manca, com'è lui. Non gli rispondo. Dopo una mezz'oretta Flavio va a pagare e allora rispondo a Lorenzo, gli dico che è un bel ragazzo sto Flavio, che merita. Lui mi chiede quanto manchi alla fine, è in macchina ad aspettare sotto il sole. Non deve scendere e lo sa.
Con Flavio chiacchierai parecchio, scherzai e bè sì... Flirtammo un po'. Lo salutai con un occhiolino e con la promessa che ci saremmo sentiti per una seconda uscita. Era sexy, interessante e si adattava perfettamente allo scopo.
Riento in macchina sorridendo, Lorenzo pensava per merito suo ma appena si rende conto che non è così si irrigidisce. Sorrido, per lui stavolta.
"Come è andata?"
"Bene, è bello, interessante, più grande di te... Ovunque. Come ti ho detto per messaggio d'altronde."
Mi guarda tra l'infastidito e l'eccitato. Partiamo e come mio solito tolgo le scarpe per il fastidio. Poggio i piedi sul cruscotto e inizio a descrivergli cosa è successo mentre mi aspettava. Ogni tanto mi arriva qualche messaggio di Flavio dove mi dice che non vede l'ora di rivedermi. Mentre messaggio con lui poggio i piedi su Lorenzo distendendo così le gambe dicendogli che deve massaggiarmi.
Arriviamo a casa e Lorenzo è duro, tanto. Soffre e allora ci prova ma non cedo. Prima devo struccarmi. Ci ritroviamo in poco tempo come stavamo qualche ora fa, io in piedi su di lui e lui sdraiato a farsi calpestare. Una volta finito vado in camera sua senza dire nulla e lasviandolo lì a terra. Mi raggiunge dopo qualche minuto. Mi siedo sul letto e gli dico di mettersi giù a terra. Mi serve un appoggio per vedere la tv. Lui obbedisce e subito me lo ritrovo pronto per me. Dopo poco, mentre scorro le bacheche dei vari social che utilizzo decido che è arrivato il momento. Lo faccio quindi alzaree sdraiare sul letto. Inizia così una di quelle scopate fantastiche dove lui mi prende i piedi e viene.
Decidiamo di dormire, per questo spengiamo la luce. Lì nel buio si sente solo la mia voce "tra 4 giorni lo rivedo".

giovedì 7 settembre 2017

Le prime confessioni.

Una sera decidemmo di prenderci una pizza, salì a casa mia visto che
ancora dovevo finire di prepararmi, anche perché mi piace farmi
attendere; l'idea di essere aspettata mi fa pensare a qualcosa di
romantico da una parte e presa di potere dall'altra.. cose che nei
piccoli gesti faccio sempre. Mi ritengo una ragazza che tende sempre
ad averla vinta, un po' viziata e anche egocentrica.

Una volta finiti i preparativi scendemmo e ci avviammo verso la
pizzeria, come una normalissima serata, se non fosse che avevo gli
occhi addosso da tutti, forse quel vestito era troppo corto, forse
aveva ragione Lorenzo, ma per principio e per farlo un po' incazzare
l'ho voluto mettere ugualmente, mi disegnava i fianchi in modo
veramente bello, sentirlo addosso mi faceva sentire voluta, cosa che
infatti stava accadendo.
Lui non disdegnò molto della cosa, alla fine la vedeva in un modo
molto maturo, ossia che l'altri guardano qualcosa di bello, e scoparsi
qualcosa di bello lo rendeva orgoglioso; diciamo che non aveva
problemi di stima nè di confronti.
La cena si svolse in modo molto tranquillo, scherzavamo su qualche
personaggio buffo in sala, ridevamo e nel frattempo si beveva
d'accompagno alla pizza.
Diciamo che personalmente reggo molto meglio l'alcool a confronto di
Lorenzo, che tornò a casa palesemente ubriaco..Decisi quindi di farlo
salire da me, almeno il tempo che gli passasse la sbornia..ma si sa,
con l'alcool i freni inibitori si abbassano, senza troppi problemi mi
assalì e mi buttò sul letto...con un tempismo perfetto squillò la
notifica di Facebook, pensando fosse mia cugina che mi scriveva per
aggiornarmi della sua uscita con un nuovo ragazzo, il quale a me non
piaceva molto (trova sempre ragazzi irrispettosi, forse perché non sa
imporsi quanto me, ha sempre avuto un carattere più docile e meno
autoritario), fermai un attimo Lorenzo per prendere il telefono, e,
con estrema sorpresa, vidi che non era mia cugina, ma bensì ancora Flavio.
Lorenzo vide la mia espressione sorpresa e imbarazzata ma anche
sorridente, per cui chiese cosa stesse accadendo...E forse a causa
dell'alcool risposi con un secco: mi ha riscritto quel figo.
Subito notai quel che avevo detto e cercai una scusa per svagare dalla
mia uscita fuoriluogo, ma di nuovo un'altra sorpresa...il pacco di
Lorenzo si era gonfiato senza nemmeno toccarlo, mi guardò e mi afferrò
di nuovo.
Era il momento di chiedere, non potevo avere questo dubbio, mi feci
coraggio e gli domandai, con una voce decisa: Quindi ti piace?
-cosa?
-"che faccia apprezzamenti e parli con altri." volevo approfittarmi
della situazione dell'alcool, cosicché fosse più sincero
-"in realtà si, mi piace pensare che possa vivere la tua femminilità
in modo libero, anche un po' da puttana."

-"sei serio?? e non ti fa incazzare che possa sentirti umiliato?"
-no, anzi la cosa mi eccita, si vede lontano da 100 km che sei fatta
per dominare, cosa a cui per gioco mi adeguo, ma immaginarti che con
disinvoltura mi sfrutti per i tuoi vizi mi fa eccitare, e penso l'hai
visto.

rimasi a pensare mentre facevamo sesso, l'avevo visto un giorno sui
siti porno, i "cuckold" dovrebbero chiamarsi...Ma è solo una fantasia?
possibile che debba davvero scoparmi un altro davanti a lui? poi, la
cosa potrebbe piacermi? ma l'istinto prese il sopravvento poco dopo e
gli dissi:
-" quindi se con questo tizio accettassi di prendere un caffè, tu che
faresti?" aspettandomi un'immediata minaccia che rimettesse a posto la
situazione. (poi, qual'era l'ordine della situazione? un classico
rapporto monogamo? in realtà mi spaventava l'idea di un solo uomo,
nonostante la mia voglia e decisione di comportarmi in modo serio e
fedele.)
-ti accompagno!- disse sorridendo, come in tono di sfida.
colsi al volo la sua proposta e rispondendo a tono gli dissi.
-si ma bello mio, tu rimani in macchina, al massimo ti mando qualche
registrazione.
-d'accordo, quando vuoi farlo?-
-non so, devo vedere quando può, sai, tra palestra, lavoro e
università anche lui è impegnato.
gli mostrai una sua foto e in effetti si rese conto che il personaggio
non era solo simpatico, ma anche in forma, e su tutti i punti...cosa
che notò perché gli mostrai proprio una sua foto al mare, con un
sorriso altrettanto di sfida
volevo vedere fino a che punto avrebbe retto, fino a che punto non
decidesse di tagliare un confronto che avrebbe perso, ma lui non si
tirò indietro e la cosa di uscire con un altro ragazzo di qualche anno
più grande, palestrato e dotato mi eccitava, specie perché mi avrebbe
portato il mio ragazzo e avrebbe atteso in macchina con un caldo
assurdo..
Da quel giorno iniziarono a cambiare le cose, decisi che io, se avessi
voluto, avrei potuto rispondere e chattare tranquillamente con questo
Flavio, tant'è che un giorno chiesi a Lorenzo di scattarmi una foto per
inviargliela..inizialmente disse di no, ma promettendogli di
calpestarlo con i tacchi invece che coi soliti piedi nudi acconsentì,
iniziando così anche un escalation di ruoli, dove io mostravo con una
ancora timorosa libertà la mia indole, contemporaneamente alla sua da
sottomesso, ovviamente ancora con molte "difese" da parte
dell'orgoglio

sabato 2 settembre 2017

Prologo

C’era d’aspettarselo, finalmente abbiamo chiarito i miei dubbi, anche se cominciavano via via a dissolversi col passare dei giorni; ma si sa, una risposta certa mette sicuramente un punto spazzando via quei pochi pensieri rimasti. Era li, di fronte a me, stranamente eccitato alla mia confessione di tutto ciò che gli raccontavo, aggiungendo qualche dettaglio di fantasia dalle mie uscite con le amiche, finite in altri modi in compagnia di qualche altro ragazzo. mi guardava come se finalmente avesse realizzato una meta di coppia, più importante dei soliti traguardi che si immaginano normalmente.
Mi faceva troppo strano, a volte pensavo che mi avesse detto di giocare con la sua gelosia perché aveva qualche strano scheletro nell’armadio, qualche tradimento nascosto che voleva pareggiassi..ma facendo due conti, forse era solo una perversione, gode nell’immaginarmi (solo immaginarmi? non lo so) con altre persone; sono spiazzata e sinceramente non so nemmeno come gestire la cosa.

Qualche dubbio mi venne il giorno che lesse di un tizio che mi scrisse su Facebook, caso ha voluto che nel mentre stavamo guardando un video su YouTube, la notifica arrivò cogliendo l’attenzione di entrambi, io imbarazzata dall’ovvia situazione cercai subito di declinarlo senza dare spago, mentre lui divertito leggeva la conversazione e prendeva in giro entrambi, ma, con una strana malizia che portò fino a letto subito dopo..c’era qualcosa in più in quella scopata.
forse la Gelosia di riguadagnare il primo posto che gli era stato attentato con quel tentativo di approccio, anche molto originale nonostante fosse stato su un social.
 Un giorno stavamo guardando la tv, spesso si mette in fondo al letto per far in modo che gli poggiassi i piedi sulla faccia così da leccarmeli e farmi fare qualche massaggio, nel mio lavoro capita spesso di averli doloranti. Comunque tornando alla vicenda, mi scrisse di nuovo quel tizio, per rispetto lo dissi subito a Lorenzo (il suo nome, io avrò modo di raccontare di me più avanti), che si stava facendo di nuovo vivo; rimasi quasi impietrita osservando la sua reazione, la sua lingua sul piede si fece più pesante e desiderosa..colse subito l’occasione per dirmi:
“beh..rispondigli, l’hai detto anche tu che è stato originale, no?” forse mi stava prendendo in giro, era una prova? voleva vedere cosa facessi e come gestissi la cosa, ma stetti allo scherzo e continuai con un sorriso malizioso a parlare con questo ragazzo mentre lui mi baciava i piedi..

Descrivere la cosa è difficile, è stato come se la mia attenzione dovesse essere solo su Lorenzo, su ciò che stava facendo, non su di un tizio a caso. Sarà stato il gusto del diverso, di ciò che in realtà non si dovrebbe fare, fatto sta che non mi accorsi di bagnarmi tanto, e di nuovo, sesso a sei marce, forse anche sette, in questa situazione psicologica era più vivo tutto quanto; sento di gente che si traveste oppure inventa ruoli particolari, tipo la maestra e l’alunno...
Sinceramente non ne ho mai capito il senso, forse perché ho sempre vissuto il sesso in maniera tradizionale, ma questa piega non mi dispiaceva, in fin dei conti, perché no?

Ciò che era iniziato “per gioco” stava diventando parte di noi, non c’era giorno o più semplicemente incontro, in cui non pensavo a situazioni in cui mi sarebbe piaciuto vivere.
L’immaginazione iniziava a fare il suo dovere e molto spesso mi capitava di venire pensando di
farlo con un altro mentre Lorenzo guardava e si toccava. 
Capitava che uscissi con le amiche, spesso, e che incontrassi ragazzi. Quando ne parlavo con
Lorenzo tendevo sempre a sottolineare qualche dettaglio, come il contatto fisico malizioso e
ormai non aspettavo altro che vedere la sua reazione: eccitato. E capitava poi, che andassimo
in camera da letto, sempre. Il sesso era diventato più forte, più potente. Avevamo trovato un
equilibrio.

Fino ad ora avevo parlato con questo ragazzo solo sui social. Era carino, simpatico e
particolare. E anche stanotte avrei dormito da lui...

Ci presentiamo (Lorenzo)

Dalla parte di lui:

Mi chiamo Lorenzo, ho da poco compiuto 24 anni;
Ho una normalissima vita: amici, lavoro, svago e passioni.
Ho conosciuto Clarissa nel periodo della vita dove andava tutto particolarmente bene, se non proprio nel mio campo affettivo, dove pian piano mi arrendevo all’idea che il mio carattere fiero e orgoglioso mi avrebbe fatto dominare qualsiasi rapporto, stufandomene poco dopo.
NO, non sono il solito stronzo egoista come penserete, perché di questo me ne sono reso conto anch’io iniziando questa avventura..svelando una parte di me totalmente diversa, arrendevole e sottomessa..ma con la quale finalmente viviamo la nostra sessualità e rapporto. Il tutto cercando di non infierire nella mia vita, dove mantengo sempre la mia autorità…

Ci presentiamo (Clarissa)

Dalla parte di lei:


Mi presento, sono Clarissa, ho 22 anni.
Ho una famiglia che mi ama alle spalle, degli amici fantastici.
Sono una ragazza decisa, le scelte che prendo spesso sono le migliori, non per vantarmi ma ho fiuto per le opportunità. Seguo un corso universitario, anche qui le scelte che prendo sono ottime, ho molti amici in facoltà e mi conosce quasi tutto il corpo studentesco, forse anche il corpo docenti…
Non sono viziata, più semplicemente se voglio qualcosa la ottengo, la devo ottenere, che sia per mano mia o per mano di altri.
Ho sempre pensato che come ho vissuto fino ad ora sia stato il modo migliore di vivere, ma quando ho scoperto la mia vera indole ho capito che tutto ciò che ho sentito fino a quel momento era nulla a confronto.